Bee-bot e il pensiero computazionale

La classe prima B di Boschetti Alberti ha lavorato per circa tre mesi con Bee-bot, un robottino con comandi on-board, che, attraverso il lavoro in piccolo gruppo, consente di "pensare" percorsi e soluzioni.

Attività svolte:

  • Fase di tinkering: "smanettiamo" con le api per conoscerle meglio.
  • Fase dei percorsi: costruiamo semplici percorsi, programmando le Bee-bot. Quando abbiamo preso confidenza, programmiamo percorsi mirati (ad esempio: Vai fino all'alveare passando su tutti i fiori rossi"). I percorsi vengono "pensati" con l'aiuto delle carte, registrati su apposite griglie e infine programmati sulla Bee-bot; se ci sono errori cerchiamo subito di correggerli, ripensando il percorso a partire dal punto in cui l'ape sbaglia direzione.
  • Fase unplagged: dopo aver provato i percorsi sul tappeto con i robottini, li registriamo sul quaderno.
  • Fase digitale: utilizziamo un'applicazione trovata nell'archivio di Scratch (ho modificato solo lo sfondo in modo che sia uguale al nostro tappetino) per riprodurre i percorsi fatti con l'ape. Facciamo anche questo gioco: un bambino "scrive" un percorso e gli altri devono indovinare dove arriverà l'ape.
  • Fase di debugging: ogni team riceve dall'insegnante un percorso sbagliato e deve correggerlo. Successivamente ogni team prepara una griglia "sbagliata" e la scambia con gli altri team.

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