Un albero per Gianfranco Zavalloni

….”tu non crederesti mai 
che di notte gli alberi camminano
o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride”..
Alda Merini

L'albero è un rifugio, una casa che offre una visione “fra le nuvole”, ben ancorata alla terra con forti radici, è dimora di tanti animali, che ci fa respirare e vivere bene, le sue foglie e il suo vecchio tronco ci raccontano storie antiche, la sua ombra ci ripara e i suoi rami ci avvolgono come in un abbraccio.

L'albero nasce, respira, si nutre, cresce, invecchia e muore come noi.
L'albero come simbolo, come emblema di una natura amica che va ascoltata, rispettata, protetta e amata.

Gli artisti, gli scrittori e i poeti di ogni epoca l'hanno cantato e ogni bambino o bambina ha sognato una casetta sopra l'albero…così sicuramente anche Gianfranco Zavalloni  da bambino. Noi nel nostro piccolo abbiamo immaginato un albero per lui, fatto di terra (l'argilla), colorato con tessere di vetro usando la tecnica del mosaico, popolato dalle amiche lumache, la cui saggia lentezza l'ha tanto ispirato e tanto ancora oggi ci insegna e ci fa riflettere.

Un lavoro pensato dal team docenti e nato grazie ai laboratori tenuti da Giuseppe Pecci con i nostri bambini, inserito nel progetto didattico “Piccolo ciotolo o grosso masso c'è un po' di noi in ogni sasso” dell'anno scolastico 2016/2017.

In occasione della festa di intitolazione del plesso a Gianfranco Zavalloni che si terrà a settembre 2017 sarà possibile visionare l'opera dedicata al grande maestro e pedagogista.